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Lancio del bouquet e della giarrettiera

Due delle usanze tipiche del matrimonio occidentale sono il lancio del bouquet di fiori e della giarrettiera (quest’ultimo in Italia meno diffuso del primo): la tradizione vuole che gli sposi lancino a turno i due oggetti verso gli invitati non sposati e che i prossimi a sposarsi siano (non necessariamente tra di loro) chi tra le donne nubili viene colpita dal bouquet (o lo prende al volo) e chi tra gli uomini celibi viene colpito dalla giarrettiera.

L’usanza ha probabilmente origine nell’Europa del XIV secolo, quando si riteneva che ottenere un pezzo del vestito della sposa portasse fortuna, per cui gli invitati cercavano di procurarsene o farsene consegnare una porzione. In alcune versioni più tarde, risalenti al XVII secolo, la tradizione voleva che gli invitati celibi cercassero di impossessarsi delle giarrettiere della sposa, appena questa e lo sposo si fossero coricati sul letto nuziale, fissandole poi al loro cappello, come segno di buona fortuna. Col tempo queste usanze si sono trasformate nel lancio degli accessori (i fiori, i guanti, la giarrettiera stessa, ecc..), anche per evitare che il vestito della sposa venisse rotto, dato che allora era uno degli abiti migliori, ma non necessariamente usato solo in occasione della cerimonia nuziale, o che lei venisse involontariamente ferita nel tentativo di uno degli invitati di impossessarsi di parte del vestito o delle giarrettiere.

Il bouquet deriva dall’abitudine, presente anche in molte culture differenti da quella occidentale/cristiana, di abbellire la sposa con fiori. Secondo alcune tradizioni rappresenterebbe anche l’ultimo dono fatto dal futuro marito in qualità di fidanzato.

Per quello che riguarda la giarrettiera alcuni ritengono che l’indumento servisse anche a simboleggiare la verginità della sposa, come se fosse una sorta di simbolica cintura di castità portata fino a quel momento, che veniva quindi rimossa dal marito, in prospettiva della prima notte di nozze, e donata all’ospite uomo che si sarebbe sposato successivamente, il quale provvedeva a farla indossare alla dama che avrebbe dovuto sposarsi per prima (eventualmente quella che aveva ricevuto il bouquet) o alla sua dama (se presente)
 
Se per quello che riguarda il lancio del bouquet la tradizione è oggi molto nota e con poche varianti, per il lancio della giarrettiera non vi è invece un rituale fisso e diffuso, anche a causa del fatto che questo tipo di indumento da alcuni decenni è ben poco utilizzato (soprattutto dopo la diffusione dei collant), per cui molte spose neppure lo indossano. La sempre più scarsa diffusione del lancio della giarrettiera ha anche creato la falsa credenza, sovente ripresa da siti internet e dalle pubblicazioni cartacee con consigli e galateo per matrimoni, che si tratti di un rituale moderno. La versione tradizionale vuole che sia lo sposo a sfilare la giarrettiera e lanciarla (o consegnarla) ad uno degli ospiti, ma di fatto oggi sia l’atto di sfilare l’indumento che il suo lancio vengono eseguiti indifferentemente dallo sposo o dalla sposa, in tutte le quattro possibili combinazioni.

Lo stesso rituale dello sfilare l’indumento assume poi versioni differenti: mentre nelle versioni più "pudiche", dove è ritenuto sconveniente che la sposa si mostri eccessivamente, la giarrettiera viene indossata poco sopra al ginocchio (o è spostata fino a quella posizione poco prima del rito del lancio), dove veniva indossata in origine, e la sposa è seduta dando il fianco agli invitati; nelle versioni più "audaci" è invece la gonna dell’abito a venire alzata (eventualmente con l’aiuto delle damigelle), mostrando quindi le gambe, e spesso la stessa sposa è in piedi o in una posizione sopraelevata, in modo che l’operazione sia al centro dell’attenzione, magari dando al tutto un tocco sexy con un’adeguata musica di sottofondo.

Ovviamente sono presenti versioni intermedie e numerose variazioni sul tema, per esempio in alcune tradizioni il marito deve sfilare la giarrettiera usando i denti infilandosi sotto la gonna, in altre l’usanza viene unificata alla tradizione anglosassone dell’indossare "qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu" ("Something old and something new, Something borrowed and something blue") dove la giarrettiera diviene l’indumento blu o con ornamenti blu. Nei casi in cui la sposa non indossi la giarrettiera, ma si voglia ugualmente effettuare un lancio verso gli uomini celibi equivalente a quello del bouquet, viene a volte impiegato un bouquet più piccolo o un altro oggetto praparato precedentemente alla cerimonia. In altre versioni, si lancia la scarpa destra della sposa, sfilata direttamente da questa o da una delle sue damigelle o testimoni.

Una tradizione, diffusa principalmente nei secoli passati nelle zone francofone, prevedeva che la giarrettiera, invece di essere lanciata o donata intera, venisse fatta a pezzi dal marito e donata a più invitati, in modo simile a quanto si fa oggi in alcune zone d’Italia con la cravatta dello sposo, che viene tagliata in piccoli pezzi e distribuita tra gli uomini invitati in cambio di una piccola donazione in denaro da dare poi agli sposi (eredità del tempo in cui ai matrimoni amici e parenti effettuavano una colletta per aiutare gli sposi ad iniziare la vita coniugale). Nei primi anni del XIX secolo, in alcune regioni, lo sposo dava invece la giarrettiera in premio al miglior fantino della gara di equitazione che faceva parte della cerimonia nuziale.

In alcuni casi al posto del bouquet viene usato un mazzo di fiori sciolti, in modo che il maggior numero di invitate venga colpito, o un secondo bouquet, per mantenere quello usato per il resto della cerimonia e come ricordo. Lo stesso bouquet inizialmente non era sempre composto da fiori meramente decorativi, ma, soprattutto tra le fasce di popolazione più povere, di erba o di fiori e piante commestibili (come la calendula o il finocchio), che potevano essere quindi utilizzate da chi le aveva ricevute o direttamente nel pranzo nuziale.

Per quello che riguarda le persone colpite, in alcune versioni della tradizione è previsto che l’uomo faccia indossare la giarettiera ricevuta alla donna e che poi questi effettuino un ballo insieme (anche se non sono fidanzati tra di loro), in altri casi devono solo prestarsi ad una meno impegnativa fotografia insieme, ma il fatto che la tradizione del lancio della giarrettiera stia man mano perdendosi fa sì che anche queste tradizioni siano sempre più rare e sconosciute.

Con la diffusione del fidanzamento moderno (che rispetto al passato prevede maggiori contatti tra l’uomo e donna e una durata maggiore) e delle convivenze, in alcuni casi è ritenuto motivo di imbarazzo per le eventuali donne o uomini non fidanzati essere "colpiti" dal lancio, quando a fianco a loro sono presenti coppie già formate da tempo ma non ancora sposate, e causa di sfortuna per queste ultime, per cui i partecipanti a volte vengono ristretti alle sole coppie già fidanzate. Nel caso poi una delle partecipanti avesse la data del matrimonio già decisa e vicina, il non ricevere il bouquet potrebbe essere inteso come segno di malaugurio, per cui a volte la sposa provvede a preparare un secondo bouquet o ad estrarre alcuni fiori dal primo per consegnarli direttamente alla futura sposa, in modo che simbolicamente sia lei a prendere per prima il mazzo di fiori.

Oggi sabato 21/12/2024 ricorre
S. Pietro Canisio

sagittario
Auguri ai nati sotto il segno del sagittario